Intervento ben scelto

(Foto di wavebreakmedia/Shutterstock.com)

Un intervento è qualsiasi azione si traduca in un tossicodipendente che arriva ad un programma ben scelto. Includo, “ben scelto”, perché, senza un programma che ha buone probabilità di successo, un intervento ha poco o nessun valore.

Contrariamente a quanto molti credono, un intervento non è necessariamente un incontro con la famiglia o con le persone care del tossicodipendente, dove viene affrontato, dandogli un ultimatum amorevole e una valigia piena di preghiere per un risultato positivo; anche se questo è ciò che viene spesso immaginato quando è usato il termine “intervento”.

Che cos’è un intervento?

Qualunque cosa renda un tossicodipendente disposto ad iniziare un percorso di riabilitazione, potrebbe essere considerato un intervento. La lettura di questo blog potrebbe essere l’inizio. Questo potrebbe essere il primo passo. Qualunque cosa segua, se risulta che la persona arrivi in modo sicuro ad un programma come il Narconon, potrebbe essere considerato l’intervento.

Un intervento può richiedere ore, giorni e talvolta settimane (le settimane sono insolite e dovrebbero essere evitate se possibile). L’unica cosa di importante è se la persona arriva al programma con sufficiente volontà per iniziare. Questo è il segno distintivo di un intervento ben fatto.

La ragione più comune per cui gli interventi “falliscono” è perché le famiglie rinunciano troppo presto, non perché il tossicodipendente sia impossibile da gestire, sebbene possa convincervi del contrario. Le famiglie spesso credono che se il tossicodipendente non entra immediatamente in trattamento, l’intervento ha fallito. Questo spesso non è vero. Parte di tutto l’intervento è la volontà della famiglia di perseverare. La capacità di perseverare è resa più facile se la famiglia riconosce, non solo ciò che farà, ma ciò che farà il tossicodipendente in risposta.

Per esempio, se la famiglia chiederà al tossicodipendente di cercare aiuto, il tossicodipendente potrebbe convincere la mamma di bere poco, o il fratello per il suo uso di marijuana “medica”. I membri della famiglia commettono spesso l’errore di non avere un piano quando si verificano queste risposte prevedibili, quindi vacillano e finiscono con una gran confusione, lasciando la sensazione che la situazione fosse impossibile da gestire, quando tutto ciò che dovevano fare era creare un piano in anticipo, per scrivere e provare le risposte a potenziali obiezioni. Non ti pentirai mai di aver tempo per pianificare, scrivere e provare. E, prima di impegnarti con il tossicodipendente, fallo di nuovo.

Se proprio non ce la fai, chiedi aiuto al Narconon Falco. Il Narconon Falco è a tua disposizione per rendere efficace l’intervento su chi ti sta a cuore.

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

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