Scilla e Cariddi
Il mito narra che sullo stretto di Messina vegliano due mostri: Cariddi (colei che risucchia) e Scilla (colei che dilania). È sconsigliato attraversare lo stretto da soli perché le correnti e i forti venti mettono a repentaglio anche i marinai più scaltri. Giuseppe, infatti, non l’ha attraversato solo, ma con un operatore del Narconon Falco che ha tenuto a bada venti e correnti per aprirgli la strada verso la libertà.
“Da quella traversata dello stretto di Messina tra confusione, lacrime e con l'incertezza del mio futuro da uomo e da padre, di strada ne ho fatta veramente tanta…
A tratti in mezzo a questi sentieri pieni di querce mastodontiche, essa è stata in salita, a tratti in discesa, a volte senza uscita, ma ho cercato sempre di tornare indietro e usare la ragione perché non nascondo che, preso dallo sconforto e dall'immenso sacrificio di stare lontano dai miei cari, non è stato facile superare tutte le circostanze di malessere senza chiedermi cosa ci facessi in un letto singolo in una casa che non era mia.
In questi mesi che non ho assaporato da vicino la crescita di mia figlia ed il successo di mio figlio, ho trasformato quei sacrifici, quelle lacrime e quelle incertezze, in una forza di volontà che non sapevo di avere, e sul mio futuro da uomo e da padre sono state elaborate e modificate tutte le prospettive sbagliate che mi facevano vedere la realtà distorta a causa dell'annebbiamento dei vapori tossici del crak che è un vero flagello per milioni di ragazzi che cadono in questo buco nero e non hanno gli stimoli giusti per uscirne fuori.
“Ho visto un miglioramento radicale e ho ricevuto benessere da questo programma e mi impegno davanti a Dio per aiutare quanti più ragazzi possibile, caduti nella droga, a ritrovare la giusta via e convincere loro e le loro famiglie a venire in uno dei centri Narconon per disintossicarsi per una vita nuova.”
Ho visto un miglioramento radicale e ho ricevuto benessere da questo programma e mi impegno davanti a Dio per aiutare quanti più ragazzi possibile, caduti nella droga, a ritrovare la giusta via e convincere loro e le loro famiglie a venire in uno dei centri Narconon per disintossicarsi per una vita nuova.
Senza la forza di volontà, la predisposizione ai sacrifici che ho sviluppato con questo programma, non sarei mai riuscito ad essere di nuovo costante e determinato a vincere io la partita con le sostanze.
Non mi stancherò mai di ringraziare tutto lo staff che ormai è diventato la mia famiglia e da cui, anche dopo il mio percorso, non potrò più fare a meno di sentire e frequentare, per tutto l'amore e l'attenzione che mi hanno dato e che mi daranno in questa nuova vita!”
Giuseppe, Ospite Narconon Falco