Riscoprire se stessi

Quando a comandare è il cervello, si comincia a operare su una base di stimolo/risposta: a un certo stimolo, c'è una certa risposta; sempre uguale, identica. Come il cane di Pavlov: abituato a sentire lo squillo di un campanello prima di mangiare, comincia a sbavare anche a stomaco vuoto, basta il campanello.
“In situazioni difficili, perdiamo il controllo del nostro modo di parlare e del nostro corpo. Il nostro cervello ci controlla a suo piacimento in base a ciò che abbiamo visto, sentito, odorato o toccato, per rendere quelle situazioni ancora più difficili.
“Pensavo di aver conosciuto tante belle cose in questa vita, ma la cosa più bella che ho conosciuto è senza dubbio me stesso.”
È straordinario però, che imparando ad essere lì e stare di fronte alle situazioni nel loro presente, senza farci influenzare dal passato, ci permette di anticipare i nostri neuroni e di conseguenza controllare ciò che stiamo per dire o fare.
Questo potere è senza dimensioni o pari!
Ciò significa accettare, cambiare in meglio noi e ciò che abbiamo intorno. Bisogna imparare a farlo da soli perché fuori di qui non abbiamo altro che noi stessi. Pensavo di aver conosciuto tante belle cose in questa vita, ma la cosa più bella che ho conosciuto è senza dubbio me stesso.
Grazie Narconon Falco!”
Sami