Ricadute nella droga
“Perché mio figlio ha ripreso a drogarsi, dopo aver smesso per un po’?”
Prima di rispondere a questa domanda, ci sono due cose da chiarire: il desiderio ossessivo di prendere droghe innescato chimicamente e il desiderio ossessivo dovuto ai ricordi.
Chimica
A dispetto di ciò che una persona possa pensare sulle droghe, il suo organismo le identifica immediatamente come veleni, fino dalla prima assunzione. Il fegato ed i reni iniziano immediatamente a “fare a pezzi” le droghe e ad espellerle. I veleni così “spezzati” si trasformano in “metaboliti”, particelle che si possono eliminare dall’organismo con maggiore facilità. Purtroppo, alcuni di questi metaboliti si aggregano ai grassi del corpo. Mentre circolano con il sangue, molti metaboliti di droga finiscono nei tessuti grassi che circondano i vasi sanguigni e lì restano intrappolati. In altre parole, si accumulano sempre più, ogni volta che si assume droga.
Il desiderio di droga scatta quando i metabolici bloccati nelle cellule grasse sono risucchiati dal sangue e vanno al cervello. Questo può succedere ogni volta che la persona brucia dei grassi per avere energia. Situazioni frequenti nella vita, come lo stress, lo sforzo fisico o la collera possono far distaccare i metaboliti depositati nei grassi e riversarli nel sangue che li trasporta quindi al cervello, generando il desiderio ossessivo di droghe.
Immagini del passato
Per il fatto stesso di vivere, noi registriamo immagini visive mentali delle nostre esperienze. Sono “fotografie istantanee” della vita che archiviamo continuamente per usarle, nel futuro, come riferimenti necessari. Chi usa o ha usato droghe, conserva immagini mentali traumatiche a riguardo; immagini che non solo contengono ricordi dell’uso, ma anche circostanze ambientali. Ad esempio, dove ha comprato la droga, che gliel’ha venduta, come si sentiva quando l’ha acquistata, eccetera. Molti altri pensieri e sensazioni sono presenti nelle immagini mentali.
Queste “fotografie” o immagini mentali contengono la completa percezione della memoria: vista, udito, sensazioni, movimenti, decisioni, conclusioni, ecc. Un semplice esempio di queste immagini mentali e della loro riattivazione è quando si sente l’odore di qualcosa in cucina e subito si sa cosa sta cuocendo nel forno. Una persona si ricorda dell’odore dei biscotti, capisce subito cosa c’è in forno e pensa a quanto era buono quel cibo, quando la mamma lo cucinava. Se mette a fuoco la sua attenzione su quel ricordo, potrebbe persino gustare il sapore dei biscotti. Quando una persona ha usato droghe a lungo, conserva milioni di piccoli dettagli delle sue esperienze: persone, posti e cose nell’ambiente che possono fargli ricordare ed innescare il desiderio ossessivo di droghe. Nonostante conosca danni e svantaggi del loro uso per esperienza diretta, continua a provarne un fortissimo desiderio poiché ricorda continuamente periodi, ambienti o situazioni in cui le usava.
Un consumatore di droghe guarda la TV e vede degli attori recitare una parte in cui sono ubriachi o in cui fanno uso di droghe. Come risultato può trovarsi immerso in ricordi negativi relativi a quando usava alcol o droghe. Spesso, oggetti molto comuni possono scatenare la voglia di usare ancora droghe o alcol nelle persone che ne hanno fatto uso. Ovviamente, il desiderio di usare droghe generato dall’ambiente, così come il desiderio ossessivo dovuto allo scatenarsi chimico delle droghe usate, causano forti distrazioni. Una discussione con la moglie, può immediatamente far ricordare ad un ex tossicodipendente un litigio simile, accaduto una volta in cui era sotto l’effetto di droghe. Concentrasi diventa difficile, l’umore diventa incostante e ci si arrabbia o si è disturbati da qualcosa che non si capisce cosa sia. Si può “perdere il filo del discorso” e non ricordarsi ciò di cui si stava parlando. Può succedere che, mentre sta guidando per andare al lavoro, una persona che in passato ha usato droghe, sia “spinta” in una voglia improvvisa e quindi ne faccia uso di nuovo. Questo processo automatico, l’ossessione di assumere droga scatenata dall’ambiente in cui la persona si trova, è devastante. È un incubo per chiunque stia cercando di togliersi di dosso il peso della dipendenza da droghe o alcol.
La trappola
Dobbiamo ricordare ancora il meccanismo del problema. Se un problema consiste in un’intenzione che si scontra con una contro-intenzione, di conseguenza il tossicodipendente ha sicuramente incontrato molti problemi. Ogni aspetto della sua vita indica che deve smettere di usare droghe, quindi la sua intenzione è quella di non usare più droga. La vita del tossicodipendente è dominata dal desiderio di smettere per migliorare la sua esistenza. Questo desiderio è continuamente contrapposto al desiderio ossessivo (CRAVING) di assumere droghe. Da qui l’indecisione e l’incapacità di risolvere questo conflitto. Questa situazione è una trappola. Se il consumatore di droghe non trova una soluzione ne rimarrà intrappolato per il resto della sua vita. Questo è il motivo per cui molti considerano la tossicodipendenza “incurabile”.
La soluzione
Il programma Narconon si indirizza specificamente a queste due cause delle ricadute nella droga e nell’alcol. L’altissima percentuale di vite completamente sobrie lo dimostra.
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