Restare sobri nella Cultura Alcolica

(Foto di AlenKadr/Shutterstock.com)

L'Italia possiede un'ampia cultura del consumo di alcol, fin da ben prima dei Romani. Sembra che fin dai suoi primi giorni, l'Italia fosse un paese difficile per restare sobri.

Nell'Italia di oggi, ogni grande città o piccolo paese dispone di fornitissimi bar e l’alcol è servito in tutti i ristoranti. Nei supermercati, lo spazio dedicato agli scaffali di alcolici aumenta sempre più. Alcuni ristoranti dispongono di un menù separato dedicato a un centinaio di birre e cocktail artigianali e le selezioni di vini hanno le proprie liste. Nelle discoteche e nei pub, poi, l’alcol scorre a fiumi. Ci sono alcolici nei negozi di alimentari e negli Autogrill. Qualcuno che cerca di rimanere sano e sobrio non può nemmeno fare acquisti per mangiare senza essere tentato.

Chiunque possieda un bar o un ristorante vi dirà che i più grandi profitti provengono dall'alcol, non dal cibo. Quindi non sorprende che i ristoranti, negozi e i supermercati stiano contando sulla più grande dipendenza del paese.

Aggiungi alla disponibilità di alcol la vasta quantità di pubblicità esplicita od occulta che bombarda una persona, dall'infanzia all'età adulta, non c'è da stupirsi allora se l'alcolismo continua a far fuori così tante persone.

Dei circa 3 milioni e mezzo di grandi bevitori mediamente registrati nel corso degli ultimi anni in Italia, la quota maggiore si registra costantemente al di sotto dei 25 anni, con un picco tra i 18-24 anni e quote superiori alla media nazionale per le ragazze tra i 16 e 17 anni di età. La birra e le nuove bevande alcoliche (i cosiddetti alcolpop), insieme agli aperitivi alcolici sono le bevande acquistate con maggior facilità dai giovani sotto l’età minima legale.

I dati disponibili indicano che 1 giovane su 2 le ha consumate in un esercizio e 2 su 3 le ha acquistate nei negozi, nonostante i divieti.

Sulla base dei dati di mortalità prodotti dall’Istituto Sanitario Statale, l’alcol causa mediamente 18.000 morti l’anno e rappresenta la prima causa di mortalità sino ai 29 anni di età: cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti, prevalentemente stradali e sotto l’influenza dell’alcol rappresentano la causa più frequente di morte.

Il 17% circa di tutte le intossicazioni alcoliche giunte in un pronto soccorso è registrato per ragazzi e ragazze sotto i 14 anni di età.

I consumatori definiti “dannosi”, coloro cioè che assumono oltre 5 bicchieri di bevande alcoliche al giorno (60 grammi di alcol) sono circa 460.000 tra i maschi e circa 300.000 tra le donne che eccedono quotidianamente i tre bicchieri di bevande alcoliche (40 grammi). Sono questi i livelli che l’Organizzazione Mondiale della Sanità identifica come fascia ad alto rischio, che include ed è assimilabile all’alcol dipendenza e come tale in necessità di trattamento.

Se sei uno studente o ti piace partecipare a eventi sportivi, probabilmente ti sarà ancora più difficile resistere all’alcol. L'80% degli studenti universitari bevono alcol e ogni grande evento sportivo promuove alcolici. Inoltre, è probabile che molti appassionati di sport considerino oltraggioso rimuovere l'alcol dalle loro abitudini sportive.

Legittimità e accettabilità

In Italia, bere è una pratica socialmente accettabile. Essere alticci o addirittura ubriachi non è una disgrazia, anche se la maggior parte delle persone rivolge un’occhiata di sconcerto a un ubriaco, per la strada. La società comincia a irrigidirsi quando una persona beve e guida, trascura o danneggia i suoi figli o fa violenza alla compagna.

La legalità di questa sostanza intossicante, che crea dipendenza, influenza gli atteggiamenti popolari sull’alcol. È legale, quindi non può far così male, giusto? Per non parlare di come l'uso dell'alcol è pompato e fatto sembrare un divertimento innocuo negli annunci pubblicitari. È fin troppo facile, per un adolescente, razionalizzare le prime e le successive bevute.

Mantenere la Sobrietà nel mondo d’oggi

Avventurarsi in un mondo in cui l’alcol è presente ad ogni angolo è un compito difficile per la persona che inizia una nuova vita sobria. Ci sono diversi modi in cui può farlo, attraverso questo ambiente saturo di pubblicità e disponibilità. Il supporto svolge un ruolo importante per la maggior parte di queste persone. Raccontare alla famiglia e agli amici più cari la sfida che una persona ha accettato, significa che questi possono supportarli, se necessario. Molte persone nuove al recupero possono frequentare eventi sociali con un amico; potrebbe essere un altro che è in recupero o un membro della famiglia che conosce la storia.

È importante anche conoscere i propri limiti e riconoscere i primi segnali che potrebbero indebolire la sua decisione. Se una vocina, in testa, inizia a dire che "Stai andando così bene in questi giorni, che un bicchierino…", beh, è il momento di trovare un amico, chiamare un sostenitore o dare la buonanotte. Nulla viene prima della sobrietà continua e riuscita.

Molte persone scelgono di partecipare solo a eventi non alcolici fino a quando la loro sobrietà non è ben consolidata. In alcuni casi (come ai matrimoni), non è possibile. Questo è quando il sistema di supporto entra in gioco.

Tutta la comunità può partecipare

Un concetto che sta diventando sempre più popolare è la comunità amichevole. Quando una comunità rende più semplice per una persona fare in modo che la sobrietà rimanga tale, è una comunità amichevole. Ci si concentra sulle risorse per coloro che vogliono restare sobri. Comunità di recupero dalla droga e alcolici, come il Narconon, sono organizzazioni attive nell’intento di aiutare i disagi ed a trovare la riabilitazione.

Puoi aiutarti a diffondere il concetto di comunità amichevole creandola in occasione delle riunioni di pianificazione per una fiera o di un evento sportivo o eventi di beneficenza in cui l'alcol potrebbe essere escluso dal menu.

La tua premura per coloro che sono in via di recupero potrebbe salvare qualcuno da una ricaduta, potrebbe impedire a qualcuno di guidare ubriaco o a salvare una vita, forse. Non potresti mai conoscere gli effetti positivi che porterai per essere soltanto una voce ragionevole nella tua comunità, a favore di coloro che stanno cercando di smettere di bere o che dovrebbero.

Guarda in questo video cosa fa il programma Narconon per la prevenzione.

AUTORE

Ugo Ferrando

Nel 1974 ha introdotto i metodi di miglioramento sociale di L. Ron Hubbard in Italia e da oltre un quarto di secolo è il portavoce del Narconon Sud Europa.

NARCONON FALCO

PREVENZIONE ALLA DROGA E RECUPERO DALLA TOSSICODIPENDENZA